Colori da accendere o da smorzare, materiali poveri da valorizzare, scansioni spaziali tradizionali da reinventare o sconvolgere. Di fronte al tema della progettazione, il designer Marco De Luca, sfrena una fantasia invero vulcanica, ogni volta accesa da uno stimolo diverso, la storia, un dettaglio architettonico, una sfumatura di luce, un mobile e un sogno del committente o suo. "Nel nostro modo di lavorare, mio e del mio studio, affrontare un incarico da interior designer non si basa mai su un approccio univoco."
" Ogni situazione è diversa così come ogni cliente e ogni tema che ci viene sottoposto, sia che si tratti di un’abitazione, di un negozio, di un ufficio o anche per il disegno di uno spazio esterno.
Sempre, comunque, ci interfacciamo con la preesistenza, e quindi con la location e la consistenza storica dell’edificio nonché, ovviamente, con le esigenze della committenza, che ha a sua volta le proprie “preesistenze”:
oggetti, opere d’arte, mobili e arredi, ma anche abitudini o necessità abitative. D’altronde, a mio avviso, la casa o il luogo di lavoro è un po’ il set della vita di ognuno e quindi l’interior designer dovrebbe affrontare il suo compito alla stessa maniera dello scenografo cinematografico.
Il set cambia secondo il genere di film, l’epoca in cui è ambientato e i personaggi che lo animano”.
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SISTEMI di Marco De Luca
